mercoledì 30 aprile 2008

Perchè mi interesso di politica


“La politica è la più alta scienza ed è il più nobile mestiere che gli uomini possano fare, c' insegna a governare genti, regni, popoli, cittadini e comuni in tempo di pace e di guerra, secondo ragione e secondo giustizia: e c' insegna tutte le arti e i mestieri che sono bisogno alla vita dell' uomo.”

Questo è quello che ci insegna Aristotele.

Forse abbiamo perso questo concetto della politica o forse ci ritroviamo a far politica con persone che ci fanno credere di saperla fare e invece…

Parlando con la gente ci si rende sempre più conto della disaffezione che ormai impera per “la più alta scienza”, perché?

Certo, siamo attorniati da politicanti di diversa specie: il “parvenu” che molto spesso sembra voler fare politica solo per una maggiore visibilità o per una gloria personale, oppure la “vecchia volpe” esemplare nel suo essere demagogico e nel suo tentare, all’insaputa della gente, di perseguire qualsiasi scopo lucroso sottomettendo la natura della sua missione a interessi per lo più personali.

Dov’è finita la politica con la “P” maiuscola, dov’è finita la passione che ha portato al sacrificio ed alla morte tantissimi uomini del nostro passato più recente?

E’ finita nel dimenticatoio, si è ridotta ad attività celebrative, a personalismi e ruolismi esasperati .

Di chi è la colpa?

La colpa è si di chi ha fatto della politica un circolo vizioso di interessi, ma è soprattutto di chi ha cominciato a disinteressarsi della stessa, del proprio governo e del proprio futuro nascondendosi dietro ad affermazioni del tipo: “non voglio c’entrare con cose sporche”, ebbene questa, come tante affermazioni simili,hanno dato il via al degenerarsi del vivere comune.

Serve maggiore partecipazione, serve uscire dai salotti imbellettati, andare dalla gente vera - in carne ed ossa - dobbiamo toglierci i paraocchi, dobbiamo ribellarci quando qualcosa non è giusto, non possiamo passare il tempo a dirci addosso che va tutto male…cosi non si cambia niente!

1 commento:

Giusi Santomanco ha detto...

Caro Gianluca, credo proprio che la colpa di questa degenerazione dipenda da tutti noi italiani, che per lungo tempo ci siamo disinteressati della politica e abbiamo fatto in modo che i politici facessero i loro comodi. Del resto, la politica è un fatto di rappresentanza e se il rappresentato non chiede il "rendiconto" al proprio rappresentante, implicitamente favorsce il suo libero arbitrio! E allora, il politico che non realizza il programma per il quale è stato eletto VA MANDATO A CASA A CALCI NEL SEDERE.
Io credo che noi giovani (e scusa se mi ritengo tale a 34 anni) abbiamo un compito molto importante, ossia quello di ricondurre la politica al significato datogli da Aristotele. Sono convinta che possiamo farcela, perchè tanta brava gente ha bisogno di rappresentanti validi, giovani, entusiasti e profondamente legati alla gente ed al territorio! Quindi, teniamoci uniti e portiamo avanti questo obiettivo..forse ci vorrà del tempo, ma il risultato mi sembra possibile..insomma:non..SI PUO' FARE, ma...SI FARA'!