venerdì 9 maggio 2008

ALDO MORO VIVA NEL CUORE DEL SUO POPOLO


Quel maledetto 9 maggio del 1978 ALDO MORO fu ucciso dalle Brigate Rosse. Il suo corpo fu ritrovato in una Renault 4 rossa in via Caetani, nel pieno centro di Roma. Quell’Uomo buono e mite era cancellato dalla barbarie di altri uomini vili, impazziti dall’idea di una rivoluzione terroristica, sanguinaria e comunque utopistica. La sua morte sanciva per il mondo della politica la sconfitta del dialogo e del confronto sereno delle idee, portava la nebbia nefasta degli egoismi dei potenti, calpestando gli interessi legittimi degli umili, che aveva sempre difeso con coerente dedizione e lungimirante impegno. La nostra Repubblica non sarà più la stessa.

Ricordiamolo non più coi nomi delle piazze e delle strade. Pratichiamo - invece - le sue idee, ancora attualissime, il suo stile di moderazione nella pur severa contrapposizione politica, la coerenza ai Valori nella pratica quotidiana dell’agire. Professiamo la serietà degli studi, l’attenzione per il mondo giovanile, la dignitosa distanza degli affetti e delle amicizie dall’asprezza della vita pubblica di ognuno. Ripudiamo gli estremismi e le faziosità, col fermo impegno in favore dei deboli e dando voce agli ultimi, coraggio ai vinti, speranza di un futuro migliore agli emarginati.



«La Storia non si ferma davvero davanti a un portone», canta De Gregori.

E il Ricordo si fa Storia e maestra di vita per le nuove generazioni.

martedì 6 maggio 2008

Che succede a Ostuni?


Come ogni tornata politica che si rispetti abbiamo perso le elezioni nella Città Bianca e la colpa di chi è?

Della gente invaghita del Cavaliere Nero (che più nero non si può) che ancora una volta per dirla con Piero Pelù tira fuori il suo dna di "dittatore che dal nuovo balcone spaccia in TV la gioia". Ma non sara che la colpa è un pò anche nostra? Dei militanti dello "schieramento a noi vicino"?Bhè, credo proprio di si, non voglio fare il solito "tafaziano" di sinistra che si martella gli attributi e si autoaffligge per disperazione, ma un pò di sana autocritica non fa male a nessuno. Non sono d'accordo con PeppeDs quando afferma che la colpa è di membri della attuale maggioranza che appoggiano il Pdl, la verità è che allo strapotere della Televisione del Biscione (e non solo) noi non siamo stati capaci di contrapporre la vera presenza sul territorio, non il clientelismo attenzione ma l'essere presenti nella dinamicità del territorio, nei suoi aspetti produttivi e di sviluppo, nell'attenzione ai problemi veri della gente come la sanità, i servizi sociali ecc. Con questo non voglio indirizzare nessun attacco a chicchessia ma richiamare ad una riflessione vera e ad una analisi che ci setrva a farci ripartire per la strada giusta. Credo sia arrivato il momento di alzarci dalle nostre poltrone comode e scendere per strada, non fra le lobby clientelari ma fra la gente, quella vera. Cominciamo a rendere davvero democratico il nostro approccio alla Città, ascoltiamo, spieghiamo, accettiamo proposte sugli strumenti di pianificazione per lo sviluppo del territorio (penso al P.U.G.,al piano di zona dei servizi sociali, alla programmazione turistica, ecc.) e, perchè no, proviamo a chiedere alla gente che candidato sindaco vorrebbe senza preclusione alcuna sulla base di una consultazione vera.

Proviamo a guardare al di là del nostro naso e, forse, qualcosa potrà cambiare davvero.